Se la tempesta Covid ha colpito le imprese di tutto il territorio nazionale, quelle dei piccoli centri e borghi ne hanno risentito ancora di più. E’ per questo motivo che il governo ha varato un decreto per creare un fondo di sostegno da circa 210 milioni di euro. Si tratta dello stanziamento di risorse più grande mai visto da 50 anni, per le attività imprenditoriali delle aree interne e montane.
Questo fondo rappresenta l’attuazione di una misura per le aree interne e montane, introdotta nella Legge di Bilancio dell’anno scorso
Il fondo a favore delle imprese
Il decreto finirà per coinvolgere oltre 3mila comuni, e complessivamente circa 4 milioni di persone. Sono quei comuni classificati come ultra periferici, periferici e intermedi che non superano i 5mila abitanti.
Per fare un esempio di come verranno distribuite le risorse, si pensi che Morterone il comune lombardo che è il più piccolo d’Italia (appena 33 abitanti) riceverà quasi 29 mila euro. Il comune laziale di Marcetelli, 73 abitanti, riceverà poco oltre 30 mila euro.
In generale le imprese che beneficeranno di questa misura sono quelle delle aree interne e montane. Ovvero quelle piccole zone che si trovano lontano dalle città, e che da decenni fronteggiano già il problema dello spopolamento. Per queste imprese il Covid è stata una ulteriore fortissima mazzata.
Come usare i fondi
I comuni beneficiari dovranno destinare i fondi nel triennio 2020-2022, per dare sostegno alle piccole e medie imprese del loro territorio. Questo sostegno potrà esplicarsi tramite contributi a fondo perduto per spese di vario genere. Potrebbero essere di gestione, di riorganizzazione, di ammodernamento o ampliamento. Ma potranno essere sfruttate anche per acquistare macchinari, impianti, arredi e attrezzature.
Lo scopo è non solo di consentire a tali imprese di rimanere a galla, ma anche di rinforzarsi, rendendole più competitive.
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