Sono numeri da brividi quelli che ha pubblicato l’ufficio studi della CGIA di Mestre, basandosi sui dati INPS e Infocamere/Movimprese. Nell’ultimo decennio il numero di lavoratori artigiani nel nostro paese è calato di oltre un quinto.
Sempre meno lavoratori artigiani
Ci sono quasi 400.000 lavoratori artigiani in meno rispetto a quanti ce n’erano nel 2014. Si è infatti passati da 1,77 milioni a 1,37 milioni. Il calo percentuale è del 22%, e non ci vuole molto a capire che non è una tendenza blanda bensì un vero e proprio grido di allarme, visto che soltanto nell’ultimo anno il calo è stato di addirittura 72.000 unità, pari al 5% del totale. In questi dieci anni più di un artigiano su cinque ha dovuto gettare la spugna e chiudere bottega.
I numeri in base al territorio
Il calo del numero dei lavoratori artigiani è un fenomeno che attraversa tutto lo stivale italiano. Tuttavia ci sono alcune regioni più colpite, come le Marche (-28,1%), l’Umbria (-26,9%), l’Abruzzo (-26,8%) e il Piemonte (-26%). Nel Meridione d’Italia invece ci sono le regioni che hanno subito un calo meno marcato, probabilmente grazie agli investimenti nelle opere pubbliche legati al PNRR e agli effetti positivi del superbonus.
Se guardiamo alle singole Province, la riduzione più forte c’è stata ad Ancona, con un calo del 9,4%. Di quasi l’8% è stato il calo dei lavoratori artigiani avvenuto a Ravenna e Ascoli Piceno, mentre Rimini si è avvicinata al 7%, come hanno fatto anche Terni e Reggio Emilia.
Le cause di questa crisi
In base all’indagine sembra emergere che una delle ragioni che ha portato al calo dei lavoratori artigiani deriva dal processo di aggregazione e acquisizione che c’è stato in molti settori, soprattutto dopo la grandi crisi del 2007-2009, quella del 2012 e del 2020.
Ciò ha portato ad un aumento della dimensione media delle imprese artigiane, e un calo del numero degli artigiani individuali. Tuttavia nella maggior parte dei casi la decisione di abbandonare l’attività è frutto delle enormi difficoltà che gli artigiani hanno nell’andare avanti in un contesto economico debole, con margini di profitto sempre più ridotti.





















