Le principali Borse europee chiudono la seduta odierna in territorio negativo, mentre Piazza Affari scende più di tutte, perché zavorrata dalle utilities. L’attenzione degli investitori resta sulle trimestrali di questi giorni (circa un quinto dell’S&P 500 presenta i risultati questa settimana) e anche sulle sempre più imminenti elezioni presidenziali americane.
Il bilancio della giornata
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,64% a 34.733,52 punti. Sulla stessa linea, chiude sotto la parità il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 36.870 punti. Scende anche il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,44%; sulla stessa tendenza, leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,34%).
Nel resto d’Europa sono poco mossi il Dax tedesco (-0,2%) e il Cac40 francese (-0,1%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,1%). Perde terreno anche Londra.
Oltreoceano Wall Street si muove in lieve calo, penalizzata dalle vendite sulle mega cap che soffrono il rialzo dei tassi dei Treasury.
I numeri di Milano
A Piazza Affari il controvalore degli scambi è stato pari a 10,09 miliardi di euro, con un incremento di 2.246,4 milioni di euro (28,65%) rispetto a ieri. I volumi scambiati dagli investitori sono passati da 0,41 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,42 miliardi di azioni del 22/10/2024.
Riguardo i singoli titoli, brillano Nexi (+2,5%) e Saipem (+2,3%). Si rialzano i titoli dell’automotive come Stellantis +0,79%, Iveco +0,66%, Ferrari +0,61%.
Frenano in particolare le utilities come Unipol (-3,6%), Erg (-3,7%) ed Inwit (-3%). Alcuni di questi titoli possono essere negoziati sulle piattaforme online gratis.
Gli altri mercati
Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro scende ancora verso la soglia di 1,08 e il dollaro/yen si avvicina a quota 151 (Se volete fare trading molto speculativo su queste coppie, dovete cercare broker scalping forex).
Fra le materie prime, il petrolio Brent supera i 75,8 dollari al barile, con l’attenzione sempre rivolta al Medio Oriente, mentre l’oro aggiorna ancora i record superando i 2.740 dollari l’oncia.
Lo spread tra Btp e Bund chiude in rialzo a 124 punti base. Il rendimento del prodotto del Tesoro è al 3,56%.