La settimana che comincia è ricca di notizie economiche e appuntamenti macro, anche se nel corso dei prossimi giorni saranno ancora le tensioni geopolitiche a orientare gli investitori. La paura che la guerra in Medioriente possa avere ripercussioni serie sul settore energetico, e coinvolgere anche altri Paesi è tanta.
Cosa guarderanno gli investitori
L’asset al centro dell’attenzione sarà ancora il dollaro, che è stato scambiato sulla difensiva dagli investitori per gran parte della settimana, a causa dei commenti accomodanti dei funzionari della Fed. Un altro aumento prima della fine dell’anno potrebbe non essere necessario.
Tuttavia, gli indici CPI di giovedì hanno rivelato che l’inflazione complessiva è rimasta stabile al 3,7% invece di rallentare come previsto, incoraggiando gli operatori di mercato a riportare sul tavolo le scommesse su un rialzo dei tassi. Per questo il Dollar Index è rimasto oltre quota 106, senza evidenziare particolari candele giapponesi pattern.
E’ probabile quindi che gli investitori mantengano lo sguardo fisso sui nuovi discorsi della Fed della prossima settimana, con diversi funzionari in programma a salire sulla tribuna.
Appuntamenti macro
Detto questo, ci sono anche i dati economici da monitorare. Lunedì si comincia con i dati sulla bilancia commerciale della Cina (dove un paio di giorni dopo sarà reso noto anche il tasso di crescita del PIL del terzo trimestre, e poi ci sono poi anche i numeri delle vendite al dettaglio lì prima dell’evento del Singles Day).
In tarda serata i dati sull’inflazione in Nuova Zelanda.
Martedì avremo invece le minute della RBA australiana. Ciò sarà interessante dopo che la banca centrale ha lasciato fermi i tassi di interesse nell’ultimo meeting, ma ha lasciato la porta aperta a ulteriori aumenti se l’inflazione continuerà a ruggire. Nel frattempo il dollaro australiano si è deprezzato oltre 0,635 dollari, scivolando verso i minimi di un anno e con l’indicatore ROC trading in situazione di ipervenduto.
Altri dati
Tra martedì e mercoledì diversi report sono attesi dal Regno Unito: disoccupazione, CPI, PPI. Sarà importante anche l’indice Zew dalla Germania, mentre un dato chiave dagli Stati Uniti sarà le vendite al dettaglio. Avremo anche le richieste iniziali di disoccupazione e le vendite di case esistenti dagli Stati Uniti. Giovedì conosceremo il saldo commerciale del Giappone e il numero di prezzi delle case dalla Cina. La settimana si chiuderà con il meeting della banca popolare della Cina.