Gli echi della pandemia continuano ad essere presenti e forti nel settore delle crociere. Gravate da forti debiti, nonostante l’altissima richiesta di biglietti, le compagnie sono spinte ad alzare i prezzi che sono giunti alle stelle in vista dell’estate.
L’evento che ha innescato la crescita dei prezzi
Per analizzare la situazione, occorre fare un passo indietro e tornare al periodo di crisi sanitaria legata al covid. Per loro natura, le crociere sono stati uno dei tipi di vacanza più esposti alla crisi sanitaria. Peraltro alcuni dei primi grandi focolai sono scoppiati proprio a bordo delle navi (nel 2022 ci fu il caso di un maxi-focoliaio con 800 positivi).
I lockdown e le misure di distanziamento sociale per un paio di anni hanno impedito al settore di lavorare neppure per la metà del potenziale precedente.
Il ricorso al debito
Per mantenere le loro numerose flotte e giustificare gli enormi costi, molte compagnie di viaggio hanno dovuto contrarre forti debiti. Il livello di questi ultimi è praticamente raddoppiato tra il 2019 e il 2023, e la maggior parte non è riuscita ancora a smaltire tutto il rosso accumulato.
In molti casi l’esposizione è stata supportata anche da un forte aumento di capitale, peraltro rischioso. Per evitare che l’indebitamento diventasse strutturale le compagnie hanno dovuto agire sul lato dei prezzi, praticando forti rialzi che in molti casi superano il 10%. Grazie a questo rincaro, e al contemporaneo calo dei prezzi del carburante, le compagnie sperano di ripianare più rapidamente i propri debiti.
NB. Sai quali sono le navi da crociera più grandi del mondo?
La voglia di viaggi incoraggia
L’aspetto positivo è che quella voglia di tornare a viaggiare, che era cresciuta notevolmente dopo la pandemia, non sembra essersi sopita. I clienti stanno riempiendo le navi da crociera con prenotazioni che coprono tutto il periodo estivo. Per alcune compagnie le prenotazioni, anche per le prossime stagioni, sono a livelli che non si vedevano da anni. In alcuni casi da record assoluto.
Questo, unitamente all’aumento dei prezzi, ha permesso a diverse compagnie di saldare in anticipo una parte dei propri debiti, ottenendo il sostanziale risparmio sui tasti di interesse. Ciò ha avuto anche un ulteriore beneficio, perché la liquidità ha consentito il rinnovamento o la ristrutturazione della flotta.