Ci sono diverse aree di intervento sulle quali il Ministero dell’economia e finanza sta ragionando, in vista nel nuovo calendario fiscale triennale che comincerà il prossimo anno. Una di queste riguarda le accise sui tabacchi. Ciò vuol dire che i prezzi delle sigarette potrebbero crescere, e a quanto pare non di poco.
Quando aumenteranno i prezzi delle sigarette
Il MEF sta valutando di avviare un progressivo e graduale aumento che comincerebbe nel 2026 e si protrarrebbero fino al 2028. Nel corso del triennio in questione, i prezzi delle sigarette subirebbero complessivamente un aumento di circa 1 euro e mezzo (ricordiamo che la cifra che paga il consumatore viene stabilita dal produttore con l’approvazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).
La revisione della tassazione riguarderà anche le sigarette elettroniche, ma con un impatto inferiore per evitare di penalizzare investimenti su prodotti di nuova generazione.
Le nuove proposte della UE
La stangata a carico dei fumatori deriva più che altro dalla necessità del Governo di compensare l’eventuale minore gettito che potrebbe provocare l’aumento del versamento minimo all’Europa, che è fermo dal 2010 ma potrebbe scattare a partire dal 2028. Bruxelles ha proposto di alzare al 15% il versamento del gettito sulle accise minime applicate al settore, e inoltre ha inoltre proposto un innalzamento del livello minimo della tassazione sui tabacchi.
Un gettito bello grosso
Attualmente la vendita dei tabacchi garantisce un incasso al Fisco di circa 15 miliardi di euro, tra Iva e accise. Una cifra molto importante, alla quale lo stato non vuole rinunciare. Potrebbe farlo solo se riuscisse a reperire quelle risorse altrove, ad esempio debellando il fenomeno dell’evasione. Sebbene per il Fisco italiano i numeri migliorano, gli evasori rimangono sempre tantissimi.
L’analisi del Governo
Per valutare le proprie mosse, il Governo sta esaminando anche l’altra componente fiscale, ossia l’Iva, ma anche il ricavo del produttore e l’aggio per il rivenditore al dettaglio (il tabaccaio). Questo servirà a stimare con la maggior precisione possibile il gettito che potrebbe derivare dal settore dei tabacchi una volta che scatteranno gli aumenti, ma anche per garantire agli operatori un impatto limitato sui conti.



















