Ormai gli strumenti per i pagamenti elettronici vengono utilizzati per qualsiasi cosa, sia per gli acquisti fisici che per quelli on-line. L’utilizzo delle carte di credito, di debito e preparate è sempre più nel nostro quotidiano, ma al tempo stesso l’evoluzione del comportamento dei consumatori ha fatto evolvere anche i cybercriminali, come dimostra l’elevato numero di raggiri nell’ultimo anno.
Le truffe del 2024 sui pagamenti elettronici
In base ad una recente indagine condotta da mUP Research e Norstat, emerge che nel corso lo scorso anno le vittime di raggiri per quanto riguarda le carte elettroniche sono state circa 2,9 milioni, con un danno complessivo che è stimato in oltre 880 milioni di euro.
Si tratta comunque di una cifra approssimata per difetto, dal momento che moltissime vittime decidono di non denunciare i fatti, un po’ per vergogna e un po’ perché gli importi sono anche esigui. Una vittima su quattro non sporge denuncia.
Le modalità dei raggiri
L’evoluzione tecnologica purtroppo non aiuta soltanto a migliorare e rendere più sicuri i pagamenti elettronici, ma rende anche più sofisticati gli schemi con cui vengono effettuate le truffe. Ce ne sono di ogni tipo, da quelle che sfruttano le email (phishing), che sono circa il 38% dei casi, a quelle che utilizzano gli sms (28,4% dei casi), passando per i siti web falsificati (19,4%), i finti call center (18,7% ), le app di messaggistica (14,9%) e i social network (13,4%).
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I giovani più esposti
Nell’elenco precedente spicca la novità del ricorso sempre maggiore alle applicazioni di messaggistica istantanea come WhatsApp e Telegram, diffuse soprattutto tra i giovani, così come i social network. Non deve stupire allora che l’identikit della vittima preferita porta proprio ai ragazzi compresi tra i 18 e 24 anni, dove il numero di vittime raggiungere il 14%, e quelli nella fascia di età compresa tra -25-34 anni, dove le vittime raggiungono l’8,5%.
Per quanto riguarda invece la collocazione geografica, i più vulnerabili sono al nord-est dove la percentuale di vittime sfiora l’8%.