Quando manca poco alla decisione della Federal Reserve riguardo ai tassi di interesse, il mercato azionario europeo manifesta un certo nervosismo. Dopo una prima fase in cui i listini hanno marciato al rialzo, sostenuto dal dato sull’inflazione europea ancora in calo, le cose sono cambiate dopo che l’Ocse ha tagliato le stime di crescita dell’Eurozona e il petrolio ha continuato a salire.
Il bilancio sul mercato azionario
Alla fine di questa seduta, il listino di Milano ha chiuso con un in rialzo dello 0,6% sull’indice Ftse Mib, che termina a quota 28.757 punti. Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,56%, portandosi a 30.672 punti.
Sugli altri mercati azionari del Vecchio continente il bilancio non ha preso una direzione precisa. Il FTSE100 di Londra ha chiuso con +0,09%, mentre Parigi sale dello 0,08%. Cresce anche la piazza di Madrid, +0,4%. Vanno in retromarcia il DAX di Francoforte -0,41% e Amsterdam -0,13%.
Chiude negativa Wall Street: lo S&P500 segna -0,22%, il Dow Jones -0,41% mentre il Nasdaq -0,23%.
Chi sale e chi scende
A Milano viaggiano forte soprattutto i titoli bancari, grazie alla prospettiva di un periodo ancora con tassi elevati e in certi casi grazie ai rumors su possibili fusioni. La migliore del mercato azionario milanese è Monte Paschi Siena,che segna +6,41%. Avanzano anche Banco Bpm +2,47%, Unicredit +1,89% e Mediobanca +1,36%.
Bilancio positivo anche per Telecom Italia +3,19% ed Eni +2,18%.
Al contrario, la seduta è stata nera per Diasorin -4,99% e Cnh Industrial -4,66%.
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Gli altri mercati
Se sul mercato azionario i movimenti sono stati ondivaghi, su quello valutario è stabile l’Euro / Dollaro, che si muove poco sotto 1,07, e sembra manifestarsi un Pattern homing pigeon. Sostanzialmente fermo anche l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.933 dollari l’oncia. Il Petrolio guadagna circa l’1%.