Giornata a tinte miste per i mercati azionari del vecchio continente. Gli investitori hanno faticato a prendere una direzione dopo le turbolenze in Russia, a seguito della insurrezione “lampo” dei mercenari del gruppo Wagner di Prigozhin.
Il clima generale non è poi favorito dai timori sul futuro dell’economia globale, viste le strette delle banche centrali, e dall’avvio del Forum BCE di Sintra.
Il bilancio dei mercati azionari
Alla fine della giornata, i mercati azionari non vedono nessuno muoversi granché. Il FTSE Mib di Milano, ad esempio, ha chiuso con un leggero rialzo (+0,12%), con l’indice che si ferma a 27.243 punti. Sulla stessa linea, si muove intorno alla parità il FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 29.286 punti.
In Europa i mercati azionari si muovono in ordine sparso. Da una parte c’è Parigi che ha guadagnato lo 0,29%, dall’altra ci sono le perdite modeste del DAX di Francoforte e del FTSe100 di Londra (-0,11%). Amsterdam +0,12%, Madrid +0,1%.
Crolla invece Atene, -2,76%, dopo il risultato elettorale che ha consegnato una schiacciante vittoria a Kyriakos Mitsotakis, capofila dei conservatori.
I numeri di Milano
In generale sui mercati azionari sono stati penalizzati i titoli della difesa, perché quanto successo in Russia fa sperare che la guerra possa finire presto. A Milano scende pesantemente Leonardo, -4,68%, ma in Germania uno scenario analogo colpisce Rheinmetall (sebbene siamo ancora fuori la nuvola del Ichimoku Kinko Hyo).
A Piazza Affari il titolo del giorno è STMicroelectronics, che guadagna il 2,04%. Giornata positiva anche per ENI +1,11%, ERG +1,02% e Tenaris, +1,17%.
Giornata negativa per Telecom Italia, -3,49% con la soluzione per la rete ancora lontana.
Gli altri mercati
Se i mercati azionari non hanno preso una direzione precisa, gli altri non sono stati da meno. Sul fronte valutario, il cambio Euro-Dollaro si è mosso poco sotto la parità, ma potrebbe generarsi un frattali trading.
Il rublo registra perdite frazionali contro dollaro, dopo che il biglietto verde ha toccato i massimi da 15 mesi contro la divisa moscovita.
Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,31%. Seduta in frazionale ribasso per il petrolio.