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Inflazione, le stime preliminari in Europa portano buone notizie

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L’indice dei prezzi al consumo ha centrato il target fissato dall’istituto centrale di Francoforte

Dagli ultimi dati pubblicati da Eurostat arrivano conferme che l’inflazione nella Eurozona si sta stabilizzando. È un’ottima notizia soprattutto per la BCE, che potrà fermare presto il suo ciclo di allentamento monetario.

Gli ultimi dati sull’inflazione

bceQuesta mattina l’Istituto di Statistica Europeo ha fornito i dati preliminari relativi al mese di giugno. L’inflazione è giunta al 2%, accelerando leggermente rispetto al 1,9% di maggio (che era stato comunque il livello più basso di 8 mesi). L’indice dei prezzi al consumo ha così centrato il target fissato dall’istituto centrale di Francoforte.

Su base mensile invece l’andamento dell’inflazione segna +0,3%, leggermente al di sopra rispetto alla variazione nulla che c’era stata nel mese precedente. Dato importante è quello dell’inflazione core, ossia depurata dalle componenti più volatili come energia cibo e tabacchi, che è rimasta ferma al 2,3%, ossia il minimo da gennaio 2022.

Cosa significa tutto questo

Questi dati preliminari confermano che l’inflazione è in gran parte ormai sotto controllo, come dicono diversi membri della BCE da alcune settimane. Questo consolida le possibilità che l’istituto centrale europeo deciderà di fermare il suo ciclo di allentamento monetario definitivamente. Lo ha confermato anche il capo economista Philip Lane, pur avvertendo che l’istituto rimarrà comunque vigile su eventuali cambi di rotta improvvisi (in riferimento soprattutto alla questione dazi) che potrebbero far modificare anche la traiettoria della politica monetaria europea.

NB. Per seguire l’andamento della valuta europea dopo i report sull’inflazione, si può utilizzare l’indicatore frattali fractal trading.

La reazione del mercato

Questo scenario ha propiziato un ulteriore aumento dell’Euro rispetto al Dollaro, dal momento che si amplia il divergenza tra le due banche centrali più importanti al mondo. Mentre la BCE sta per fermare i tagli dei tassi, la Federal Reserve dovrebbe farne ancora due quest’anno. Questo spiega perché il cambio EUR/USD è salito oltre quota 1,18, toccando il livello più alto da agosto del 2021. E non c’è ancora traccia di candele di inversione del trend.

Nel frattempo i mercati aspettano con ansia l’evoluzione della questione commerciale, dal momento che il 9 luglio scadrà il termine fissato da Trump per aggiungere un  accordo ed evitare l’entrata in vigore dei dazi reciproci.

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