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Imprese dell’artigianato esposte sempre di più alla concorrenza degli irregolari

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L’irregolarità caratterizza il 14% dei soggetti che svolgono attività indipendente, in crescita dello 0,6% rispetto al 2011

I dati evidenziano che il fenomeno delle imprese irregolari sta provocando sempre più danni alle imprese dell’artigianato.
Per questo motivo Confartigianato ha lanciato la Campagna nazionale contro l’abusivismo, dal titolo ‘Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani”.

Il report sulle imprese irregolari

imprese artigianatoLa concorrenza sleale a danno delle imprese dell’artigianato conta 1 milione di irregolari. Un numero enorme, che è più grande rispetto alle 709.959 aziende italiane esposte alla loro concorrenza sleale. Gli abusivi si spacciano per imprenditori, ma non lo sono.
L’irregolarità caratterizza il 14% dei soggetti che svolgono attività indipendente, in crescita dello 0,6% rispetto al 2011.

Il report di Confartigianato

Il rapporto stilato dala Confederazione delle imprese dell’artigianato evidenzia che sono 1.003.500 gli indipendenti non regolari, in crescita nell’ultimo anno (+0,2%).
Dall’inizio del millennio la pressione del lavoro indipendente non regolare è salita, mentre è diminuita la quota di lavoro irregolare dipendente (passata dal 17,1% del 1999 al 15,1% del 2019).
I settori più esposti
A livello settoriale, la presenza dei lavoratori irregolari è molto più marcata nelle imprese di servizi, dove il tasso è del 16,0%. Seguono il settore delle costruzioni con il 12,6%, mentre il manifatturiero esteso si ferma sul 10,1%.

I danni delle imprese irregolari

La presenza marcata delle imprese irregolari genera grosse conseguenze. Infatti le imprese irregolari possono mantenere prezzi più bassi, giacché non subiscono la pressione fiscale, e così e mettono fuori mercato i competitor regolari. Inoltre questo fenomeno inibisce la crescita del tessuto imprenditoriale, dal momento che le irregolari hanno minor propensione all’investimento e all’ampliamento del volume d’affari.

Senza considerare ovviamente il danno principale: ossia alimentano l’evasione fiscale.

Il terreno fertile

Perché le imprese irregolari riescono a rubare quote di mercato a chi rispetta le leggi? La principale “colpa” ce l’hanno i consumatori. La loro ricerca del prezzo più basso è la maggiore determinante per la domanda di servizi offerti da lavoratori indipendenti irregolari, ed è rilevata nel 64% dei casi in Italia, a fronte del 48% della media dell’Unione europea.

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