Questo lunedì è il giorno del debutto in Borsa di Stellantis, al quarto posto nel mondo tra le impresa automobilistiche (in termini di volumi, 8,8 milioni di auto vendute).
La storia della fusione tra le due imprese
Il colosso nato dalla fusione tra i Gruppi FCA e PSA, ha appena compiuto due giorni di vita. La sua nascita infatti c’è stata formalmente il 16 gennaio 2021, dopo un parto molto lungo e travagliato.
Già diversi anni fa l’idea venne lanciata dall’allora AD di FCA, Sergio Marchionne. Fu tra quelli che maggiormente sottolineò la necessità di procedere con fusioni tra imprese per affrontare le sfide della mobilità. Secondo il manager italiano, l’unico modo per affrontare con efficacia il futuro era generare pochi macro Gruppi automobilistici.
Un processo lungo e travagliato
A tale scopo, FCA nel corso degli ultimi anni aveva intrapreso un dialogo con diverse imprese concorrenti. Inizialmente sembrò sul punto di sbocciare la fusione con Renault, che però è saltata per via della opposizione del Governo francese (proprietario di una quota del costruttore).
Allora prese corpo l’idea di una fusione con PSA. Anche in questo caso la strada non è stata certo in discesa. In special modo, nacquero polemiche per via del fatto che FCA aveva ottenuto un prestito con garanzia del governo italiano per superare la crisi causata dal Coronavirus. Un altro ostacolo da superare è sto quello dell’Antitrust Europeo. L’authority infatti vedeva il pericolo che nascesse un player con posizione dominante nel settore dei veicoli commerciali leggeri.
L’accordo e il debutto in Borsa
Superati i problemi, i due Gruppi hanno perfezionato l’accordo negli ultimi mesi, finalizzato a generare un Gruppo automobilistico di primo piano, capace di cogliere le opportunità e le sfide che tutte le imprese del settore devono affrontare, specialmente nella elettrificazione (che richiede ingenti investimenti).
Stellantis è un colosso: 8,8 milioni di auto vendute, 400 mila dipendenti e oltre 180 miliardi di euro di fatturato.
Oggi Stellantis fa il suo ingresso ufficiale nel mondo economico, con un debutto in Borsa a 12,76 euro. Ma il titolo sta subito balzando avanti.
