Per l’economia della Eurozona si prospetta un crollo record nel primo trimestre del 2020, ma ancora peggio andrà nel secondo trimestre. Questa è la durissima valutazione fatta dalla BCE riguardo all’impatto della pandemia sull’economia della Eurozona. Lo dice nel bollettino della Bce.
Il quadro fosco dell’economia della Eurozona
“Lo shock provocato dal COVID-19 – scrive la Bce nel Bollettino economico – ha prodotto un effetto diretto attraverso il razionamento di diverse componenti di spesa. Gli effetti indiretti dovrebbero concretizzarsi attraverso l’impatto sul reddito, sulla ricchezza e sull’accesso al credito. Inoltre, la domanda repressa può avere un impatto positivo una volta revocate le misure di contenimento. L’impatto nel medio periodo sui consumi privati dipende dalla durata dei lockdown, dal ritmo di allentamento delle misure, dai cambiamenti del comportamento delle famiglie e dall’efficacia delle politiche pubbliche“.
Secondo la eurotower, la ricaduta sul PIL di questa emergenza si stima tra il 5 e il 12% quest’anno, a seconda della tempistica e portata della ripresa economica. Quest’ultima peraltro rimane molto incerta, anche dopo la rimozione delle misure di lockdown. La Banca Centrale Europea ha cercato di rassicurare i mercati affermando di essere pronta a dare “il massimo impegno, a fare tutto ciò che sarà necessario” usando la flessibilità negli acquisti di debito consentita dal programma di emergenza pandemica ‘Pepp’.
La ripercussione sui mercati
Le affermazioni della BCE hanno però mandato sottosopra i mercati e allarmato gli investitori. Basta aprire una qualsiasi migliore piattaforma trading gratuita per vederlo. A metà sessione lo STOXX 600 paneuropeo scivola dell’1,83%, oltre i minimi di una settimana toccati ieri. Cali di oltre un punto percentuale anche per la Borsa di Milano e le principali “sorelle” del Vecchio Continente. L’indice di volatilità Euro STOXX 50, noto anche come termometro della paura, tocca il livello più alto dal 5 maggio a 35,99 punti.