Ha ripreso a correre la locomotiva cinese. Dopo una pausa di qualche mese dovuta alla pandemia, l’economia del Dragone è stata l’unica a marciare così spedita da chiudere lo scorso anno, quello caratterizzato da una crisi recessiva terribile, con un PIL in aumento del 2,3%.
La corsa dell’economia cinese
Questo trend crescente si sta confermando anche nel 2021, visto che il prodotto interno lordo del primo trimestre è risultato positivo per il 18,3%. Nell’intero anno 2021, secondo una stima ritenuta prudente dal Fondo monetario internazionale, le previsioni di crescita sono +8,4% nel 2021, per poi rallentare a +5,6% nel 2022. Cifra che a noi occidentali farebbero solo impallidire.
Nella corsa verso la piena ripresa dell’economia, è come se la Cina fosse avanti di 6 mesi rispetto agli altri, e questo deve creare qualche preoccupazione soprattutto agli USA, perché la loro leadership mondiale è in pericolo.
Il sorpasso della Cina
Che la Cina sia destinata nel lungo periodo a spostare l’equilibrio al vertice delle potenze globali è noto.
Finora la proiezione diceva che lo scettro sarebbe finito nelle mani di Pechino nel 2040. Ma di recente molti esperti hanno rivisto le proiezioni: la crescita così dirompente dell’economia cinese è così forte e costante, che lo storico sorpasso del Pil cinese su quello americano potrebbe avvenire addirittura nel 2028.
La spinta all’economia
La spinta poderosa all’economia cinese è arrivata in special modo dall’incremento della domanda di beni di consumo. Aiutata anche dalle imponenti misure di sostegno fiscale e monetario, oltre che dal rigore con cui sono state adottate le misure restrittive subito dopo il deflagrare dei contagi.
Questo ha consentito alla locomotiva cinese di arrivare ai livelli pre-Covid, e anzi di crescere a ritmi superiori ai livelli pre-pandemici e di guadagnarsi prospettive assai importanti.