Le Borse europee chiudono male la penultima seduta settimanale. Gli investitori del mercato azionario UE sono molto cauti perché i timori che la quarta ondata del Covid possa rallentare la ripresa si fanno sempre più forti. I nuovi lockdown in Europa fanno male.
Inoltre c’è sempre una certa cautela dettata dall’andamento dell’inflazione, e le conseguenti incertezze riguardo alle mosse future delle banche centrali.
Il bilancio dell’azionario UE
Tra gli indici di Eurolandia, Piazza Affari è quella andata peggio. L’indice principale della borsa milanese ha infatti chiuso le contrattazioni in territorio negativo. Il Ftse Mib segna -0,59% a 27.661,82 punti.
Nel resto d’Europa l’azionario è andato in calo. Cambia poco l’indice DAX di Francoforte mentre ha viaggiato in perdita Londra, a -0,48%. Anche Parigi esce col segno rosso, -0,21%.
Chiude incerta Wall Street. Salgono infatti lo S&P500 (+0,34%) e il Nasdaq (+0,45%), mentre cala il Dow Jones (-0,17%).
Dati su volumi e scambi
Il controvalore degli scambi a piazza Affari è stato pari a 1,97 miliardi di euro, in calo del 13,07%, rispetto ai 2,27 miliardi della vigilia.
Invece i volumi scambiati sul mercato azionario sono scivolati da 0,7 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,49 miliardi.
I singoli titoli di Milano
Per quanto riguarda l’andamento dei singoli titoli, il più brillante del giorno è stato Hera (+1,65%). Si distingue anche Amplifon (+1,43%). Le notizie riguardo ai contagi in Europa danno slancio anche a DiaSorin (+0,8%).
La marcia indietro dei prezzi del petrolio ha spinto giù i titoli del settore oil. Non a caso il peggiore del Ftse Mib è stato Tenaris, in calo del 2,7%. Frenata anche per Eni. Male anche i bancari con Bper (-2,5%) mentre Cnh chiude in “rosso” dell’1,2% nel giorno dell’ufficializzazione dello spin off di Iveco da inizio 2022.
Brutta performance anche per Buzzi Unicem, che registra un ribasso del 2,37%.
Euro e spread
Sul fronte dei cambi, l’euro risale leggermente la china allontanandosi dalla soglia di 1,130.
Rimane invariato lo spread, che si posiziona a +120 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta allo 0,89%.