Rispetto ad un anno fa (da dicembre a dicembre), i prezzi delle uova negli Stati Uniti sono più che raddoppiati. Se lo scorso anno una scatola da 12 costava circa 1,9 dollari, di questi tempi ha lo scaffale l’etichetta indica 4,25.
Ancora peggio va per i prezzi all’ingrosso, che hanno registrato un incremento del 300 percento.
Cosa succede ai prezzi delle uova
C’è un mix di fattori che sta agendo in modo fortemente rialzista sui prezzi delle uova.
In parte c’è la spinta innescata dalla crescita della domanda, che c’è stata soprattutto per il periodo di fine anno. In parte è frutto della dinamica rialzista dell’inflazione generale. Ma l’impatto maggiore ce l’hanno i focolai di influenza aviaria che sta funestando gli allevamenti di tutti gli Stati Uniti.
L’influenza aviaria
Da febbraio del 2022 l’influenza aviaria ha contagiato oltre 58 milioni di uccelli in tutti gli allevamenti, sia commerciali che da cortile. A causa di questa epidemia, molti esemplari devono essere macellati, e di conseguenza c’è un calo delle scorte di uova e quindi una spinta al rialzo dei prezzi.
Va detto che i prezzi delle uova sono caratterizzati da una maggiore volatilità rispetto a quelli degli altri generi alimentari, anche perché gli americani sono dei divoratori di uova rispetto al resto del pianeta. Basta pensare che secondo i dati del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, lo scorso anno ogni americano ha mangiato mediamente 278 uova. Praticamente uno al giorno. Per questo motivo le forniture devono essere molto abbondanti, altrimenti si rischia l’impennata dei prezzi.
Il ruolo della guerra
A peggiorare ulteriormente la situazione dei prezzi delle uova c’è anche la guerra in Ucraina. A causa del conflitto le importazioni di grano da Kiev da Mosca sono notevolmente calate lo scorso anno, spingendo così al rialzo i prezzi dei cereali che servono da mangime. Gli allevatori si sono così ritrovati a pagare prezzi altissimi per nutrire i loro polli, senza considerare l’aumento delle spese energetiche.