Nell’ultimo operiodo, il problema dei prezzi dell’energia è senza dubbio quello più avvertito dalle famiglie e dalle imprese italiane. I rincari shock hanno messo in ginocchio numerose attività produttive e stanno pesando in maniera enorme sui bilanci delle famiglie.
La mossa del Governo per abbassare i prezzi dell’energia
Per cercare di arginare la corsa dei prezzi dell’energia interviene il Governo, che ha approvato un nuovo decreto la scorsa notte. Le Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera hanno infatti mostrato il semaforo verde al disegno di legge per la conversione del decreto dell’Esecutivo.
Il provvedimento approderà così in aula all’inizio della prossima settimana, per essere votato e approvato.
Va ricordato che la guerra in Ucraina ha aggravato una situazione che era già molto pesante. A inizio febbraio, quindi prima che l’escalation di terrore si espandesse, si parlava della stangata da miliardi sulle bollette.
Il pacchetto di misure
Contro la crescita dei prezzi dell’energia verrà attivato così un pacchetto di misure da circa 8 miliardi di euro. La maggior parte (circa 5,5 miliardi) sarà destinata alla cancellazione degli oneri di sistema per le utenze domestiche per il secondo trimestre. Inoltre finanzierà il potenziamento del bonus sociale.
La parte rimanente delle risorse destinate, ovvero poco più di 2 miliardi, servirà a sostenere l’attività economica delle imprese. In special modo si guarda a quelle filiere produttive che sono state messe più in difficoltà dalla corsa dei prezzi dell’energia.
Il provvedimento inoltre prevede delle liberalizzazioni per lo sviluppo delle rinnovabili e per favorire la produzione nazionale di gas.
Le imprese energivore
Per garantire la piena integrazione e remunerazione di medio termine degli investimenti in fonti rinnovabili, è stato deciso che il Gestore dei servizi energetici Gse comprerà energia dagli impianti rinnovabili, per dirottarla a prezzi agevolati verso le industrie energivore (come fonderie, acciaierie, ecc) e alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna.
Questa misura è stata introdotta dall’emendamento Energy release.
