Le borse Europee si regalano un avvio di settimana con il piede giusto. Gli indici chiudono infatti con tiepidi guadagni, dopo che la scorsa ottava era stata incolore per gli investitori.
Gli investitori del mercato azionario
In giornata la presidente BCE Christine Lagarde ha sottolineato che che le condizioni per una stretta forse non ci saranno neppure nel 2022. Intanto il buonumore è arrivato dai dati cinesi su produzione e vendite al dettaglio. Gli investitori restano incerti sulle prossime mosse della Federal Reserve: si teme che possa decidere di innalzare il livello del tapering, adesso pari a 15 miliardi di euro al mese.
Annotazione: sul mercato azionario si usano metriche diverse rispetto al valutario. Lì ad esempio bisogna sapere i lotti trading cosa sono.
Milano e le altre piazze
Dopo un avvio in lieve calo, a Milano viaggia in rialzo l’indice Ftse Mib, che chiude con +0,49% a 27.868 punti. Il listino principale chiude così sui nuovi massimi dal 2008. Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,42%, portandosi a 30.528 punti.
A Milano il controvalore degli scambi è stato pari a 1,78 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,36 miliardi della vigilia. I volumi trattati dagli investitori si sono attestati a 0,65 miliardi di azioni, rispetto ai 0,98 miliardi precedenti.
Guardando al resto delle piazze europee, gli investitori spingono il DAX di Francoforte a +0,34%. Cresce anche Parigi, +0,53%. Nulla di fatto per Londra.
L’andamento dei singoli titoli
Riguardo ai singoli titoli, il migliore è Telecom Italia (+3,06%), tentando il recupero dopo la debolezza accusata nelle passate sedute.
Giornata positiva anche per Terna (+1,83%), Unipol (+1,60%) e Hera (+1,36%). Azimut (+1,32%) intanto aggiorna i massimi a sei anni. Chi sa cos’è lo Stop Loss ordine non ne ha avuto bisogno.
Ancora acquisti su Moncler (+1,3%), dopo le buone indicazioni per il settore arrivate da un rapporto di Bain & Company.
La giornata è proficua anche per gli investitori di Atlantia (+0,95%), che beneficia del via libera dell’Antitrust UE riguardo alla cessione dell’intera partecipazione detenuta in ASPI.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Nexi, che ha chiuso a -0,74%.