Torna di prepotenza il tema della cancellazione del debito da parte della BCE. Nei giorni scorsi un gruppo nutrito (oltre 100) di economisti europei, ha fatto partire un appello alla Eurotower affinché prenda in considerazione l’ipotesi di eliminare il debito che i vari Stati Europei hanno nei suoi confronti. “Torniamo padroni del nostro destino”, hanno scritto.
La petizione per cancellare il debito
Questo accorato appello è partito dalla Francia ma ha trovato presto molti sostenitori ovunque. La petizione sottolinea come il 25% dei debiti europei sia proprio in mano alla Bce, a causa (o per merito) di diversi anni di programma di acquisto titoli (il famoso quantitative easing lanciato da Mario Draghi).
Dal momento che la BCE non ha finalità di lucro su questi titoli di debito, perché non cancellarli o renderli perpetui? Secondo i firmatari della petizione, l’unico rischio che si potrebbe correre è quello di far impennare l’inflazione, che però adesso è molto lontana dal target fissato dalla BCE (2%).
Meno debito e più investimenti
Peraltro chi chiede la cancellazione del debito, non propone di farlo e basta. Propone invece di commisurare l’importo cancellato agli sforzi per realizzare miglioramenti strutturali nell’economia. Ti tolgo i debiti se investi, insomma. Magari più investimenti sostenibili.
Si tratta di un provvedimento senza dubbio eccezionale, che solo una volta si è visto in Europa. Era dopo la seconda guerra mondiale, quando vennero cancellati due terzi dei debiti tedeschi.
Lagarde gela tutti: “non si può fare”
Prima di farsi prendere dall’entusiasmo, va però registrata la fredda risposta della Lagarde. Il capo della BCE rispondendo verbalmente a tale richiesta, l’ha definita “inconcepibile“, dal momento che sarebbe una “violazione del trattato europeo che vieta strettamente il finanziamento monetario degli Stati“. Niente da fare quindi, perché il divieto di finanziamento monetario da parte della Bce è una regola “che costituisce uno dei pilastri fondamentali dell’euro“.
