Il debito italiano va a ruba. Il nuovo Buono del Tesoro poliennale (BTP), quello che serve per finanziare i costi connessi all’emergenza Covid, ha ottenuto ben 110mila ordini soltanto nel primo giorno. La raccolta ha superato i 4 miliardi. Per rendere meglio l’idea, la precedente emissione del BTP c’era stata a ottobre scorso, e nel primo giorno aveva raccolto meno di 3 miliardi (e alla fine erano stati 6,7).
Come puntare sui titoli del debito
Ci sono stati tanti piccoli investitori, i risparmiatori individuali hanno puntato sui titoli del debito italiano. Ma più che da un sentimento patriottico, il successo dell’emissione è legato al rendimento molto vantaggioso. Se il Btp quinquennale benchmark 1 marzo 2025 offriva ai prezzi di ieri un rendimento netto dell’1 per cento, il nuovo BTP a 5 anni prevede un rendimento minimo garantito dell’1,4%.
Per sottoscriverli (con riferimento agli investitori retail) ci sarà tempo fino a mercoledì. Il giorno dopo invece suonerà il gong, con le richieste degli investitori istituzionali. Proprio all’apertura dell’ultima giorna di emissione, verrà stabilito il tasso definitivo della sedicesima emissione di Btp Italia.
Bonus e cedola
Chi sottoscrive il titolo in questa fase e lo deterrà fino a scadenza dei 5 anni, avrà un premio fedeltà doppio rispetto alle precedenti emissioni, pari all’8 per mille del capitale investito. Il motivo alla base di questo bonus è la ragione della stessa emissione, che serve a raccogliere denaro per finanziare i provvedimenti per fronteggiare l’emergenza Covid-19 (incluso il decreto Rilancio). Si tratta di una vera e propria novità, mai finora infatti i fondi raccolti avevano una destinazione così specifica.
Inoltre ci sono buone probabilità che la prima cedola, pagata il prossimo 15 novembre, possa beneficiare di un recupero dell’inflazione. Perché a quell’epoca, consumi e andamento dell’economia, potrebbero essere lanciati verso il ritorno alla normalità.
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