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Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri o delle performance future
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Inflazione ancora sotto controllo negli USA nonostante i dazi

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L’ultimo report ha comunque alimentato le aspettative di un taglio dei tassi a breve termine

Per il momento l’impatto delle tariffe sui prezzi al consumo negli Stati Uniti non è stato così evidente come si poteva temere. L’inflazione infatti ha accelerato soltanto in misura modesta, e questo lascia ancora aperte le porte a tutti gli scenari riguardo alla politica monetaria della Federal Reserve.

L’ultimo report sull’inflazione

usa inflazioneLa rilevazione dei prezzi al consumo di luglio è stata sostanzialmente in linea con le aspettative di mercato. E’ stato registrato un aumento dell’inflazione core del 3,1%.

Se la corsa dei prezzi fosse stata troppo feroce, la Federal Reserve si sarebbe trovata nella impossibilità di procedere a dei tagli ai tassi di interessi per stimolare l’economia. Al contrario, se avesse frenato di più, avrebbe dato una giustificazione all’allentamento monetario che tanto auspica il presidente Donald Trump (che per questo motivo ha ripetutamente attaccato il capo della Banca Centrale di Washington, Jerome Powell).

Visioni differenti all’interno del FOMC

L’opportunità di procedere al taglio dei tassi oppure no resta ancora in bilico dopo i dati sull’inflazione. Finora il FOMC ha mantenuto un atteggiamento prudente proprio per la necessità di capire l’impatto dei dazi sull’inflazione.

I punti di vista sono ancora divisi all’interno del comitato di politica monetaria. Il governatore della Fed di Kansas City ritiene appropriato l’attuale livello moderatamente restrittivo, il suo collega di Richmond invece è più propenso ad un taglio dei tassi ma con cautela.

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Il mercato

L’ultimo report sull’inflazione ha comunque alimentato le aspettative di un taglio dei tassi a breve termine. Gli esperti di mercato ritengono che ci sia il 95% di probabilità che la Federal Reserve tagli del 25 punti base i tassi il mese prossimo.

Proprio per questo il dollaro statunitense sul mercato valutario ha fatto un deciso passo indietro. Il Dollar Index è scivolato sotto quota 98 (e potrebbe fare breakout dal pattern triangolo trading), mentre il rendimento dei titoli a due anni è sceso al 3,72%. Va detto comunque che il mercato è parso sollevato dagli ultimi dati, perché temevano quell’inflazione potesse essere molto più alta.

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