Chi sperava in una ripresa delle vendite sul finire dell’anno è rimasto deluso. Il 2022 si conferma un anno difficile per il mercato degli smartphone. Se finora le cose sono andate male, addirittura l’ultimo trimestre potrebbe peggiorare la situazione.
Il calo verticale delle vendite
I dati hanno evidenziato che il terzo trimestre di quest’anno si è chiuso con un calo delle vendite del 9%. Si è trattato del terzo calo consecutivo, nonché del peggior trimestre dal 2014.
Le ultime previsioni fanno però immaginare che l’ultimo trimestre sarà ancora peggiore. Le stime di Qualcomm – uno dei maggiori produttori di chip al mondo – infatti indicano una contrazione del mercato tra il 10% e il 13%.
La colpa dell’inflazione
La situazione è delicatissima, perché l’alta inflazione ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie, costringendo le così a ponderare bene i loro consumi. Hanno così deciso di ritardare determinati acquisti rispetto ad altri più essenziali. Ne hanno fatte le spese gli smartphone, la cui domanda è scivolata sempre più in basso.
Il ruolo della Cina
Un ruolo importante in questa vicenda ce l’hanno le restrizioni decise dal governo cinese per combattere il covid, che hanno finito per smorzare in modo forte le prospettive di vendita per le festività di fine anno. Nel terzo trimestre le vendite a Pechino e dintorni erano crollate del 11%, e la settimana scorsa Apple ha ridotto le previsioni riguardo agli iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max (che erano stati lanciati appena a settembre).
Il calo più consistente si registra nei mercati emergenti, ma in generale è diffuso in tutto il mondo.
Prospettive
Quello che interessa il mercato adesso è comprendere se le vendite aumenteranno all’inizio del 2023. In realtà la stessa analisi condotta da Qualcomm ha spostato più avanti le lancette della ripresa del mercato, che adesso si prevede che dovrebbe avvenire soltanto nella seconda metà del 2023 e non più nella prima.