Negli ultimi giorni un evento importante ha riguardato il settore delle valute digitali. Infatti è stato aperto il registro degli operatori in valute virtuali, gestito dall’Organismo Agenti e Mediatori (OAM).
Proprio un’indagine di questo organismo ha messo in evidenza un certo interesse degli italiani verso il trading in criptovalute.
L’indagine sulle valute digitali
Nel corso di questa indagine sono stati intervistate quasi 800 persone. L’89% di esse ha sentito almeno parlare delle valute digitali. Tra questi, circa la metà ha una buona conoscenza a livello finanziario, un quarto ha un livello di conoscenza sufficiente, mentre 1 su 10 non ne ha affatto.
La maggioranza di chi non ha mai sentito parlare di valute digitali sono donne.
Tra coloro che hanno sentito parlare di valute digitali, soltanto il 6% ha approfondito questo argomento.
Si tratta di dati importanti, dal momento che le valute digitali sono uno strumento speculativo dal funzionamento diverso rispetto ai tradizionali asset finanziari. Per questo motivo è interessante notare che di pari passo con l’incremento della conoscenza del tema, cresce anche la propensione ad investire nelle valute digitali.
Annotazione: sulle crypto è possibile anche fare trading binario. Bisogna però conoscere il Pocket Option nuovo link.
L’investimento medio
Tra coloro che dichiarano di aver acquistato o vogliono acquistare valute digitali, in media si pongono un tetto di €10000 di capitali destinati a questo scopo. C’è anche una frazione che è disposta investire fino a 25.000, mentre il 13% potrebbe andare anche oltre operando sul mercato otc.
Il motivo fondamentale che attira gli investitori verso le valute digitali è la speranza di ottenere un rendimento molto elevato. Lo dice il 39% degli intervistati. Quasi nella stessa misura è avvertita l’esigenza di diversificare il portafoglio (33%). Poca importanza invece viene attribuita all’anonimato, che in teoria è uno dei volani delle valute digitali.
E altresì interessante notare come soltanto 4 intervistati su 10 ritiene che le criptovalute potranno in futuro diventare un mezzo alternativo per i pagamenti rispetto alle valute tradizionali.
