Siamo nel pieno della stagione delle trimestrali a Wall Street, e nella giornata di ieri sono stati resi noti i dati del colosso automobilistico Tesla, riguardo al primo trimestre del 2022. Sono numeri che lasciano a bocca aperta. Infatti ha realizzato un utile netto record pari a 3,32 miliardi di dollari. Questo equivale a 2,86 dollari per azione.
Tesla, i dati sull’utile
E’ sbalorditivo il confronto rispetto ad un anno fa, quando Tesla realizzò utili per 438 milioni di dollari. Significa circa 9 volte in meno. I conti hanno superato anche le aspettative del mercato. Gli analisti erano infatti convinti che Tesla avrebbe realizzato un utile di 2,26 dollari per azione, quindi 60 centesimi in meno di quanto sono effettivamente stati.
Avviso: se vi interessa negoziare il titolo Tesla, anzitutto dovete chiedervi quale broker per fare trading online è meglio per voi.
Entrate in crescita dell’81%
A superare le aspettative del mercato sono state anche le cifre riguardo alle entrate. Sono arrivate a 18,76 miliardi, mentre un anno fa erano a 10,39. Anche in questo caso sono state superate le aspettative degli analisti. La loro crescita è stata dell’81%, con una rapida espansione della capacità di produzione di veicoli elettrici.
Nonostante le tante difficoltà del mercato, legati soprattutto ai problemi della catena di approvvigionamento (in special modo pesa la carenza di chip), il colosso di Elon Musk continua quindi a macinare utili e realizzare profitti. Questi ultimi sono cresciuto del 658% in un anno. E ovviamente chi fa scalping opzioni binarie sulle azioni ci ha sguazzato.
Produzione con intoppi
Il boom degli utili fa seguito alla inaugurazione di 2 nuovi centri di produzione che sono stati realizzati in Germania e in Texas. Queste due aperture hanno consentito a Tesla di compensare la chiusura dello stabilimento cinese, provocato dal lockdown per la pandemia da Covid.
Tuttavia nonostante questo, molte delle fabbriche di Tesla hanno lavorato al di sotto della loro capacità per diversi trimestri. Infatti i problemi di approvvigionamento delle materie prime hanno riguardato anche il primo trimestre del 2022. Questa situazione perdurerà anche nei prossimi mesi.