La giornata di martedì aveva regalato una sorpresa sul fronte dei tassi di interesse, con la decisione della Reserve Bank of Australia di procedere ad una nuova stretta monetaria, contrariamente alle previsioni. Mercoledì lo stesso esito sorprendente è giunto dal meeting di politica monetaria della Bank of Canada.
La mossa canadese sui tassi di interesse
L’istituto centrale canadese ha deciso di alzare il costo del denaro di 25 punti base nella riunione di giugno. I tassi di interesse sono stati alzati fino a raggiungere un livello di 4,75%, come non si vedeva da ben 22 anni.
La mossa della Bank of Canada giunge dopo che nelle precedenti due riunioni l’istituto centrale si era preso una pausa del ciclo di inasprimento monetario. Gli analisti del miglior broker per scalping ritenevano che l’istituto canadese avrebbe osservato un terzo meeting di pausa interlocutoria. Così non è stato.
Il problema inflazione
La Banca Centrale canadese ritiene che ci siano fondati timori che l’inflazione possa radicarsi stabilmente nell’economia, dopo aver visto che il tasso annuo è cresciuto al 4,4% nel mese di aprile, ben al di sopra delle previsioni di mercato del 4,1% e in ripresa rispetto al 4,3% di marzo.
Si è trattato del primo incremento dopo 10 mesi. Il livello attuale è più del doppio rispetto all’obiettivo della banca centrale. Per questo motivo i policy makers canadesi non escludono altri interventi sui tassi di interesse in futuro.
La reazione del mercato
Dopo la riunione della Bank of Canada, il mercato ha reagito spingendo al rialzo il dollaro canadese, che è stato agevolato anche dall’aumento dei prezzi del petrolio.
Il cambio USD-CAD è sceso infatti a 1,336 (negoziato con Plus500 spread) arrivando a toccare anche i minimi degli ultimi due mesi.
Allo stesso tempo il rendimento dei titoli di Stato decennali canadesi è salito di oltre punto base, avvicinandosi ai massimi di tre mesi.