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Produzione di pomodori, ecco la sorprendente classifica per Paese

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Il database della FAO ci permette di stabilire quali sono i maggiori produttori di pomodori sul pianeta

In questo periodo dominato dalla quarantena, molti italiani stanno riscoprendo il valore di prodotti che usiamo quotidianamente, ma dei quali non sappiamo spesso il luogo di produzioni. O magari pensiamo di saperlo bene, sbagliando. E’ il caso dei pomodori, il frutto (o verdura) più popolare al mondo. Per le sue innumerevoli proprietà nutritive, nei paesi anglosassoni viene considerato un “super food”.

Consumi di pomodori in tutto il mondo

Del pomodoro sappiamo che, oltre ad essere ingrediente base in un gran numero di cucine in tutto il mondo, è secondo soltanto alla patata in termini di coltivazioni. Tuttavia, di pari passo con la diffusione della dieta Mediterranea (di cui è il Re), è cresciuta anche la sua produzione. E i consumi. Grazie alle moderne tecnologie, l’incremento della produzione è salito in modo significativo. Basti pensare che in 10 anni è cresciuto del 35,75%.

I luoghi di produzione

Quello che stupisce è la geolocalizzazione delle produzioni maggiori di pomodoro. Non è l’America, dove i pomodori hanno origine e sono di largo consumo. Non sono neppure i paesi del Mediterraneo, che di consumi di pomodori se ne intendono, visto che lo hanno “adottato” in abbondanza nella dieta quotidiana. Il paese leader nella produzione di pomodori è la Cina, che li coltiva in quasi tutte le sue province.

La classifica

Il quadro completo si può ricavare dal database della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), aggiornato al 2018, dei primi 10 paesi produttori di pomodori del mondo. La Cina guida la classifica con 61.523.462 tonnellate. Addirittura più del triplo di quanto viene prodotto in India, secondo paese al mondo per produzione: 19.377.000 tonnellate. Soltanto terzi gli USA, con 12.612.139 tonnellate. Seguono TURCHIA (12.150.000 tonnellate), Egitto (6.624.733 tonnellate), Iran (6.577.109 tonnellate) e finalmente compare l’ITALIA, con 5.798.103 tonnellate.

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