Gli ultimi mesi hanno confermato una tendenza di crescita forte per il mercato del lusso, che si avvia a chiudere un 2022 da record.
I numeri del Mercato del lusso
La crescita stimata per l’intero anno dovrebbe essere del 21%, con un volume di mercato pari a 1400 miliardi. Lo affermano le previsioni del XXI Osservatorio Altagamma.
Inoltre lo scenario dovrebbe confermarsi positivo anche nel corso del 2023, con una marginalità crescente al 6% che potrebbe andare anche oltre per quelle aziende che hanno un target di clienti quasi esclusivamente composto da consumatori di fascia più elevata (gli Ultra High-Net Worth Individuals).
Lo scenario
Malgrado le turbolenze economiche, in special modo legate alla corsa dell’inflazione, alla recessione e alla guerra in Ucraina, il mercato del lusso si conferma lungo un trend di crescita. Questa tendenza non è riferita soltanto al medio periodo, ma anche a lungo termine, dove si è formato un testa e spalle trading rialzista. Il valore di mercato potrebbe schizzare di un ulteriore 60%, tra i 540 e 580 miliardi.
Le imprese
Di fronte alla crisi economica, alcune imprese hanno tenuto a bada ai costi scaricandoli sui prezzi finali. La crescita è stata trainata però anche dal miglioramento dei mix di vendita.
Il prossimo anno sarà più difficile aumentare ulteriormente i prezzi, e proprio per questo sarà più complicato avere un’altro Ebitda soddisfacente come quello di quest’anno.
Settori e geografia
In linea di massima l’anno 2022 è stato positivo per tutte le categorie. Tuttavia si conferma la leadership degli accessori: +8,5% per la pelletteria e +7% per le calzature. Abbigliamento (+6%) e cosmesi (+5,5%) confermano il tasso di crescita del 2022. La cosmesi in particolare è trainata dall’Asia, mentre l’abbigliamento vedrà una netta contrapposizione tra accessibile e luxury. Più bassa la crescita degli orologi che segnano un +5%.
A livello geografico, in Europa la crescita stimata è del 5%, grazie soprattutto al robusto e ritorno dei viaggi internazionali. Pesa anche il fatto cambio, visto che l’euro-dollaro è sceso anche sotto la parità. Chi conosce il pips trading significato, sa bene di quanto è salito il biglietto verde rispetto alla valuta UE.
Buono il contributo anche dai paesi arabi. Tutto ciò ha finito per compensare la domanda interna che invece si è ridotta. Da segnalare invece le stime sulla Cina, che sono più incerte poiché incorporano effetti imprevisti a causa delle rigide politiche di lockdown di Pechino.