L’idea di imporre il green pass per andare a lavoro in fabbrica fa scoppiare la polemica. La proposta è contenuta in una mail interna inviata dal direttore generale di Confindustria, Francesca Mariottida, ai direttori del sistema industriale.
In essa suggerisce di sospendere o spostare verso altre mansioni quei lavoratori che non si vaccinano.
Vaccinazioni e lavoro, un tema delicato
Nella mail nella quale è contenuta questa proposta si legge che “l’esibizione di un certificato verde valido dovrebbe rientrare tra gli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede su cui poggia il rapporto di lavoro“. In sostanza, secondo Confindustria l’obbligo vaccinale rientrerebbe tra quelli a carico del lavoratore (come ad esempio lo sono l’obbligo di fedeltà all’azienda e la non concorrenza).
In diretta conseguenza di ciò, il datore di lavoro potrebbe decidere che il lavoratore non vaccinato venga adibito a mansioni diverse o spostato, con un conseguente calo della retribuzione. Cosa che ha fatto levare gli scudi ai sindacati.
La protesta dei Sindacati
Il segretario generale Cgil, Maurizio Landini, ha subito precisato che “una scelta di questo tipo la può compiere solo il governo“, perché soltanto all’esecutivo può spettare il diritto di stabilire misure restrittive sull’accesso ai luoghi di lavoro. Peraltro aggiunge che “in questo anno di pandemia i lavoratori sono sempre andati in fabbrica in sicurezza. Rispettando i protocolli e le norme di distanziamento“.
Tema simile a quello delle scuole
Il tema è sicuramente divisivo. Se è vero che il fine ultimo è limitare i contagi sui luoghi di lavoro, il metodo difficilmente potrà essere quello proposto da Confindustria. Anche il presidente della Camera, Roberto Fico, si è detto subito contrario alla proposta.
L’Esecutivo peraltro ha già un bel problema – per molti versi analogo – riguardo al lavoro nelle scuole. Molti insegnanti e molti addetti della scuola non si sono ancora vaccinati, e finora la minaccia di prendere in considerazione una stretta ulteriore non è servita a molto.
