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ISTAT, cos’è e come opera l’ente italiano per le rilevazioni statistiche

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L’Istituto nazionale di statistica venne fondato in epoca fascista, nel 1926, per centralizzare la raccolta dei dati demografici

Uno dei nomi che leggiamo più di frequente sui siti di notizie, oppure sentiamo più di frequente ai telegiornali è ISTAT. Ma questo ISTAT cos’è esattamente? 
E’ l’ente pubblico che in Italia si occupa della rilevazione e produzione di dati statistici.
Oltre a svolgere questo ruolo essenziale in ambito Nazionale, è anche impegnato nello sviluppo del sistema statistico europeo e agisce in partnership anche con altri organismi statistici internazionali. In questo modo vengono garantite uniformità di criteri e de­finizioni per le statistiche pro­dotte, cos’ da assicurare che ci sia comparabilità tra di esse.

Un secolo di ISTAT

corrado gini presidente istatL’ISTAT venne fondato in epoca fascista, nel 1926 (con la legge n.1162), con l’obiettivo iniziale di centralizzare la raccolta dei dati demografici, che fino ad allora erano stati raccolti da altri enti. Il primo presidente dell’istituto Centrale di Statistica (questo era il suo nome all’epoca) fu Corrado Gini (dal 1926 al 1932).

Da subito l’Istituto si impegnò nella produzione e diffusione di informazioni statistiche, tramite un Annuario statistico italiano e un Bollettino mensile di statistica. Nel corso degli anni, l’istituto ha vissuto un forte rinnovamento delle principali rilevazioni, che sono via via cresciute nel corso del tempo. Nel 1986 l’Istituto viene inserito nel comparto della ricerca, ottenendo il riconoscimento dell’attività scientifica svolta.

Il cambio di denominazione

Nel 1989 venne riorganizzato e cambiò nome in Istituto Nazionale di Statistica, come lo conosciamo oggi, mantenendo però invariato l’acronimo ISTAT (con il decreto legislativo n. 322), assumendo un ruolo di coordinamento del Sistema statistico nazionale (Sistan).
Nel 1996 l’Istituto si apre al web, rendendo progressivamente disponibili a tutti numerose banche dati e datawarehouse.

Con un decreto presidenziale (n.166) nel 2010 è stato riordinato l’Ente, rafforzandone l’indipendenza. Questo dpr prevede infatti che il Presidente sia nominato dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio, previo parere obbligatorio e vincolante del Parlamento, espresso a maggioranza qualificata.

Quali sono le rilevazioni statistiche fornite da ISTAT

Grazie alle sue rilevazioni statistiche, ISTAT ha misurato e analizzato tutti i fenomeni collettivi e le tappe fondamentali che hanno trasformato l’Italia nel corso dell’ultimo secolo.
Il panorama dei rilevazioni dell’istituto è molto ampio, e abbraccia tutto quel che accade dal punto di vista sociale, economico, lavorativo, demografico e altro ancora. Questa enorme attività viene sostenuta grazie all’opera di una rete di uffici presenti su tutto il territorio. In ogni Regione c’è un ufficio, ad eccezione della Valle d’Aosta e del Trentino-Alto Adige.

Nello svolgere i suoi compiti, l’ente opera in piena autonomia e in continua interazione con il mondo accademico e quello scientifico, fornendo rilevazioni basate su rigorosi principi etico-professionali e i più avanzati standard scientifici adottati a livello europeo.
Inoltre l’attività di ISTAT si svolge nel rigoroso rispetto della privacy dei rispondenti, proteggendo la confidenzialità dei dati ricevuti.

Gli organi direttivi e di governo di ISTAT

Gli organi dell’Istituto Nazionale di statistica sono quattro. Al vertice c’è il Presidente, poi ci sono un Consiglio, un Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica e un Collegio dei revisori dei conti.

Presidente e Consiglio esplicano funzioni di governo; il Comstat esercita le funzioni direttive nei confronti degli uffici di statistica del Sistan;, mentre il Collegio dei revisori accerta la regolare tenuta della contabilità.

Chi decide cosa va rilevato statisticamente?

Le rilevazioni statistiche dell’Istituto non sono fatte di iniziativa propria, nel senso che l’ente non può decidere autonomamente cosa fare. Alla base della sua attività infatti ci sono due documenti: il Programma statistico europeo (Pse) che viene istituito dal regolamento UE e il Programma statistico nazionale (Psn).

In particolare, il Programma statistico nazionale (Psn) viene definito dal Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat) ogni triennio, e definisce quali sono i lavori statistici di interesse pubblico. Questo programma è adottato con decreto del Presidente della Repubblica.

I criteri di produzione statistica sono invece definiti dal Codice delle statistiche europee e dal Codice della qualità della statistica ufficiale, inoltre si ispirano ai principi fondamentali dell’UNECE.

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