La sterlina britannica si sta avvicinando con un po’ di turbolenza all’appuntamento con il meeting della Bank of England, previsto per domani. Infatti è scesa sui minimi di fine novembre, dopo il dato sulla crescita dell’economia britannica che è stato peggiore delle attese.
Il report sull’economia
In base ai dati macro forniti dall’ufficio nazionale di statistica, l’economia britannica si è contratta dello 0,3% a ottobre, invertendo un trend di crescita che c’era stato nei due mesi precedenti. Il dato è peggiore delle previsioni di mercato, che vedevano una crescita piatta.
Il settore dei servizi è diminuito dello 0,2%, contribuendo maggiormente al calo. Nel frattempo, la produzione nei servizi rivolti ai consumatori è diminuita dello 0,1%. Inoltre, la produzione industriale nel Regno Unito è scesa dello 0,8% su base mensile nell’ottobre 2023, risultando peggiore delle aspettative del mercato di un calo dello 0,1% e rispetto al dato piatto di settembre. Ciò è avvenuto soprattutto per via dei cali diffusi nella produzione manifatturiera (-1,1%).
Considerando i tre mesi fino a ottobre, il PIL britannico ha registrato una fase di stallo.
Il lavoro e i salari
L’ultimo quadro relativo all’occupazione nel Regno Unito ha rivelato che la crescita salariale britannica ha rallentato più di quanto inizialmente previsto nel trimestre fino a ottobre, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2% e i posti di lavoro vacanti hanno continuato a diminuire.
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Sterlina e Bank of England
Dopo questi report, la sterlina è scesa sotto 1,25 dollari, segnando il suo punto più basso dal 23 novembre (e si vede un pattern descending hawk).
Questo accade perché il mercato è convinto che la Banca d’Inghilterra dovrà accennare ad un taglio dei tassi di interesse prima del previsto questa settimana, così da dare uno stimolo all’economia. Si prevede che questo giovedì la banca centrale manterrà il costo del denaro al livello più alto degli ultimi 15 anni.
Intanto il rendimento dei Gilt a 10 anni del Regno Unito è sceso ulteriormente al 3,9%, raggiungendo il livello più basso dal 18 maggio.
