Per alcuni anni il mercato mondiale dell’arredamento ha vissuto una forte crescita, riprendendosi alla grande dalla crisi che ci fu durante il periodo del covid e dei lockdown. Tuttavia questo business sta cominciando a mostrare dei segnali di rallentamento, che sono perfino più pesanti rispetto a quelli vissuti durante la pandemia.
La fotografia dello stato del business
Gli ultimi dati completi sono quelli relativi al 2023, mentre per il 2024 ci sono delle stime indicate nel World Furniture Outlook del Centro Studi industria leggera (CSIL). Ebbene nel 2023 il business globale dei mobili ha avuto una contrazione del 9%, espresso in dollari statunitensi. Malgrado il contesto inflazionistico che ha fatto alzare i prezzi, il volume delle vendite è stato così basso da provocare un saldo negativo.
Nel 2024 c’è stata una lieve ripresa, in base a quanto risulta dalle stime. Il commercio internazionale di mobili dovrebbe avere raggiunto la cifra di 178 miliardi di dollari.
Scenari poco incoraggianti
Veniamo al 2025, che si preannuncia un anno fiacco. Le prospettive per il business globale dei mobili sono infatti peggiorate per via dell’impennata dei costi e delle incertezza legata alle politiche commerciali di Trump. L’agenda protezionistica dell’amministrazione a stelle e strisce influenzerà negativamente il settore, che dovrebbe registrare un calo.
Anche se l’Europa resta lo sbocco commerciale principale per le imprese del mobile, il mercato del Nord America – ed in particolare quello statunitense – è estremamente importante per questo business. Gli USA infatti sono al secondo posto della classifica dei mercati di destinazione, preceduti solo dalla Francia e seguiti dalla Germania. Inoltre gli Stati Uniti presentano un alto potenziale di sviluppo, e grandi opportunità soprattutto per la fascia alta.
La crisi geopolitica
La situazione poi è aggravata dal contesto di forte intensione sul fronte geopolitico e dalla prospettiva di una nuova crescita dell’inflazione. Tutto questo dovrebbe incidere sulla richiesta di mobili, che si preannuncia in discesa. Se non dovesse esserci un clima più disteso sotto il profilo internazionale, il settore dei mobili potrebbe nuovamente vivere un anno complicato.
Tutto ciò è molto preoccupante per l’industria del mobile e dell’arredo Italiana, che nel 2023 ha raggiunto un fatturato di 25,8 miliardi di euro, di cui 15,3 miliardi derivano dall’export.