C’è una svolta importante riguardo al futuro di Ita Airways. E’ infatti giunta una proposta di acquisizione da parte del colosso crocieristico MSC, congiuntamente a quello tedesco Lufthansa. L’obiettivo è quello di prendere la maggioranza della compagnia italiana, sorta di recente dalle ceneri della indebitatissima Alitalia.
Le ultime notizie sull’acquisizione
Già prima del fine settimana si erano rincorse numerose voci sull’interesse da parte di Lufthansa per una acquisizione del 40% di ITA, dopo che era caduto il divieto UE per operazioni del genere a carico della compagnia tedesca. Quest’ultima infatti aveva beneficiato di aiuti di Stato nella ricapitalizzazione. Ma la compagnia ha restituito oltre il 75% di quegli aiuti, quindi il divieto è caduto.
Alle indiscrezioni non erano state date conferme però. Nella serata di lunedì invece si è concretizzata la svolta, che tuttavia non ha scaldato più di tanto i mercati. Sulla XETRA Borsa xetra (cos’è) infatti il titolo Lufthansa è in tiepido aumento, dopo il crollo di lunedì che ha coinvolto tutti i mercati globali.
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MAS e Lufthansa vogliono dentro lo Stato Italiano
È stato il gruppo MSC a rendere noti i piani delle due aziende riguardo l’acquisizione della maggioranza di Ita. MSC e Lufthansa hanno peraltro espresso il desiderio che lo Stato italiano continui ad essere presente con una quota di minoranza nel capitale della società di bandiera.
I prossimi passi e le conseguenze
Da parte di MSC e Lufthansa è partita una richiesta di ottenere un periodo di esclusiva di 90 giorni lavorativi per il loro progetto di acquisizione.
Il consiglio di amministrazione di Ita esaminerà i dettagli della manifestazione di interesse il prossimo 31 gennaio, quando è prevista la prossima riunione.
Qualora l’affare dovesse andare in porto, lo scenario dei voli sui cieli europei sarebbe drasticamente modificato. Infatti dopo l’acquisizione, Ita dovrebbe uscire fuori dall’Alleanza SkyTeam (che coinvolge anche Delta Airlines, Air France-KLM) per passare a StarAlliance.
Inoltre questa acquisizione finirebbe anche per modificare gli equilibri delle rotte sopra l’Atlantico.