Gli ultimi giorni sui mercati finanziari il clima è stato dominato dalle preoccupazioni riguardanti la tenuta del sistema finanziario, specialmente dopo la crisi di Credit Suisse.
Superata la fase più critica di questo problema (che comunque non è del tutto archiviato), adesso la palla passa alle banche centrali.
Banche e mercati finanziari
Ad inaugurare questa primavera sarà la regina delle Banche Centrali, ossia la Federal Reserve. Da martedì sera i membri del Fomc – il comitato di politica monetaria dell’istituto americano – sono in riunione. Stasera verrà annunciato se i tassi di interesse verranno aumentati di 25 punti base oppure di 50, come si riteneva fino a pochi giorni fa. C’è in ballo anche l’ipotesi che la FEd decida per lo stop agli aumenti dei tassi.
Subito dopo la decisione parlerà il numero uno dell’istituto, Jerome Powell. Appena una decina di giorni fa aveva mostrato un volto aggressivo, adesso che farà?
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Il bivio pericoloso
Di sicuro le turbolenze vissute dal settore bancario hanno costretto la banca centrale USA a riconsiderare la propria posizione. Se da un lato una stretta di 50 punti base potrebbe diventare pesante da gestire (togliere liquidità dai mercati finanziari adesso è un bell’azzardo), ammorbidire adesso il tono potrebbe lanciare un segnale in controtendenza rispetto alle recenti rassicurazioni sulla tenuta del sistema bancario.
Ad ogni modo Jay Powell finirà sotto attacco, qualunque sia la decisione della Fed. Sarà altresì interessante vedere i dots, perché ci diranno fin dove potrà spingersi la banca centrale USA coi tassi.
Questo sarà importante soprattutto per l’andamento del dollaro. Molti operatori dei mercati finanziari sono già pronti con un indicatore per scalping forex, così da cogliere in fretta ogni occasione.
Le altre banche
Dopo la FED, toccherà ad altri istituti decidere sul fronte dei tassi. Stasera la Banca del Brasile, domani invece toccherà a Bank of England (che potrebbe mettere in pausa i rialzi dei tassi) e Banca Svizzera (che inevitabilmente andrà in secondo piano a causa delle notizie del Credit Suisse). Ma decisioni analoghe arriveranno anche dalla Turchia e Norvegia.
La cosa sicura è che i mercati finanziari vedono ormai pressochè concluso l’attuale ciclo restrittivo sui tassi.