La bilancia dei pagamenti cinesi corre via, trainata da export e dollaro debole, spingendo le riserve valutarie del Paese.
Cina e riserve valutarie
Secondo i dati locali, il surplus commerciale della Cina è balzato a 75,42 miliardi di dollari a novembre, il più grande dall’inizio della serie nel gennaio 1981. E così le riserve di valuta estera della Cina sono aumentate a novembre a 3.178 trilioni di USD. Il mese precedente erano a 3.128 trilioni di USD. L’aumento delle riserve valutarie di 50 miliardi di dollari (oltre le aspettative di mercato), è il balzo più alto dall’agosto del 2016. Nel frattempo, il valore delle riserve auree è sceso a 110,41 miliardi di dollari alla fine di novembre da 117,89 miliardi di dollari alla fine di ottobre.
Il trend va in direzione opposta a quello della Banca centrale cinese che negli ultimi anni ha incoraggiato gli investitori stranieri e le banche centrali a utilizzare lo yuan invece del dollaro. Invece, nonostante i tentativi di Pechino di internazionalizzare la sua valuta, sta incassando sempre più dollari.
La PBoC si muove
E oggi la Banca popolare cinese (PBoC) ha immesso 60 miliardi di CNY nel mercato tramite pronti contro termine attivi a sette giorni, a un tasso di interesse del 2,2 per cento. Visti i 20 miliardi di CNY di pronti contro termine attivi in scadenza lo stesso giorno, si concretizza così un prelievo netto di liquidità di 40 miliardi di CNY. La banca centrale ha affermato che la mossa mira a mantenere una liquidità ragionevole e sufficiente del sistema bancario.
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Lo Yuan resta forte
Sul fronte valutario intanto lo yuan cinese continua ad essere molto forte rispetto al dollaro. Il cambio UsdCnh è sceso a 6,52, aggirandosi sui minimi di 30 mesi. I migliori indicatori per forex attendibili adesso sono meno favorevoli alla valuta cinese.
Tuttavia, il sentiment di rischio che aveva sostenuto la valuta cinese, si è un po’ raffreddato perché gli Stati Uniti si preparano a imporre sanzioni ad almeno una dozzina di funzionari cinesi per l’applicazione di una legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong. Il risk-sentiment è stato ulteriormente intaccato quando una nuova ondata di infezioni da coronavirus negli Stati Uniti ha messo in crisi gli investitori, con New York, Pennsylvania e California che hanno dovuto affrontare un aumento allarmante dei ricoveri.