Home
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri o delle performance future
imprese_lavoro_dolci

Imprese, buone notizie per l’Italia: in estate il numero è tornato a crescere

Scritto da -

La maggior parte di questo incremento si deve soprattutto all’aumento delle società di capitali, il 75% del totale

Il periodo estivo ha portato una nuova ventata di vitalità nel sistema imprenditoriale italiano. Dai dati del Registro delle imprese delle Camere di Commercio – elaborati da Movimprese – emerge infatti che numero di attività aperte lungo tutto lo stivale è cresciuto di 61mila unità, a fronte delle 44mila cessazioni.

In numeri sulla nascita delle nuove imprese

impreseIl saldo positivo di 17.000 attività imprenditoriali significa una crescita dello 0,29%, leggermente superiore al tasso di crescita dello stesso periodo dell’anno scorso. 
La maggior parte di questo incremento si deve soprattutto all’aumento delle società di capitali, che hanno registrato un saldo positivo superiore alle 14.000 unità. In pratica il 75% del totale. Se estendiamo il discorso anche alle altre forme societarie, la percentuale totale sale all’86%. Alle imprese costituite in forma individuale invece si deve la restante quota dell’incremento totale.

I settori operativi

Una certa varietà di scenario si coglie invece a seconda dei settori merceologici. Se il maggiore incremento in termini assoluti riguarda le imprese di costruzione, con un saldo positivo di oltre 3300 imprese, l’incremento maggiore in termini percentuali è avvenuto nelle attività finanziarie e assicurative (+1,56%).
In crescita anche le aziende del settore della fornitura di elettricità, gas vapore e aria condizionata (+1,43%), mentre sul gradino più basso del podio si collocano quelle dell’istruzione (+1,06%).

Le maggiori difficoltà invece riguardano i settori tradizionali, come il commercio (il calo dei negozi fisici va avanti da anni) e le attività manifatturiere, dove la variazione percentuale è stata praticamente nulla. Da segnalare l’inversione di tendenza che c’è nell’artigianato, che rispetto alle deludenti performance degli anni precedenti registra un tasso di crescita dello 0,15%.

Il panorama a livello territoriale

Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle nuove imprese, la maggiore vitalità è stata registrata nel Centro Italia, dove il tasso di crescita è stato dello 0,35% (+4421 imprese). Spicca soprattutto la regione Lazio, dove il tasso di crescita è arrivato allo 0,49% (a Roma si è giunti addirittura allo 0,57%). In termini assoluti però spetta a Mezzogiorno e Isole il contributo più importante, con un saldo positivo superiore a 6200 aziende.

Non è possibile commentare questo post.

confronto-reali-forex.jpg
IN EVIDENZA