Che il costo delle bollette sia aumentato notevolmente negli ultimi trimestri è abbastanza evidente. Quello che però non sapevamo è che gli italiani, in media, per l’energia elettrica hanno dovuto affrontare una spesa che è quasi un quarto superiore rispetto agli altri cittadini dell’Unione Europea.
I numeri sulla spesa per l’energia
Grazie ai dati riguardanti le tariffe dell’energia elettrica rilevate da Eurostat nei vari paesi europei, il portale facile.it ha calcolato che la sola bolletta elettrica ha avuto un costo per gli italiani di circa 960 euro l’anno. A parità di consumi, abbiamo pagato il 23% in più rispetto al resto d’Europa.
Il calcolo è stato effettuato considerando i consumi di una famiglia tipo del nostro paese, e porta alla conclusione che, se fossero state applicate le tariffe medie che si pagano nel resto d’Europa, la spesa per l’energia elettrica degli italiani sarebbe stata mediamente più leggera di 180 euro in un anno.
I paesi più cari d’Europa
Il portale ha inoltre effettuato una classifica dei paesi dove l’energia elettrica ha la spesa più elevata, prendendo in esame l’ultimo semestre dello scorso anno. L’Italia è stato il sesto paese più caro, con una tariffa media di 0,347 euro per kilowatt ora. Malgrado un calo sostanzioso rispetto alle tariffe dell’anno precedente (12%), comunque siamo rimasti tra le nazioni più care (qui viene spiegato da cosa dipendono i prezzi dell’elettricità in Italia).
Peggio di noi italiani sono andati i tedeschi, che hanno speso il 20% in più rispetto a noi (è in media hanno pagato 1100 euro in un anno per l’elettricità). Ma anche per i cittadini di Irlanda e Belgio (13% in più) e Danimarca (6%).
I paesi con la spesa minore
Sull’altro fronte ci sono invece i paesi dove l’energia elettrica prevede una spesa minore a carico delle famiglie. Rispetto a noi, in Francia si paga il 29% in meno, in Spagna pagano il 43% in meno, mentre in Svezia addirittura pagano la metà di quello che paghiamo noi. Ma il paese in assoluto più economico per la spesa in energia elettrica è l’Ungheria, dove le tariffe rispetto alle nostre sono più basse quasi del 200%.