Nei giorni scorsi la banca centrale del Brasile ha annunciato che introdurrà il DREX, ossia una valuta digitale ufficiale del Paese.
Ogni Drex equivarrà a un Real fisico, e sarà possibile scambiare la moneta digitale con moneta cartacea e viceversa.
Il Brasile e la nuova valuta digitale
È dall’anno scorso che in Brasile si parla del lancio di una valuta digitale nazionale. Il fatto che sia stato scelto anche un nome è molto importante, perché significa che il Banco centrale do Brasil fa davvero sul serio.
Finora infatti l’istituto centrale aveva fatto genericamente riferimento ad un “real digitale” (il real è la valuta del Brasile, e quest’anno ha guadagnato l’8% rispetto al dollaro tanto che i segnali forex in tempo reale gratuiti puntano su ulteriore rialzo). Avergli dato un nome specifico, significa che il proegetto ha avuto una accelerazione.
Cosa vuol dire DREX
DREX è un acronimo composto che sta per “digitale (D), Real (R), elettronico (E)”, mentre la lettera X rappresenta la connettività, oltre a riprendere l’ultima lettera del sistema di trasferimento di denaro istantaneo Pix creato nel 2020.
Il Drex sarà una versione digitale del real, ovvero non una nuova moneta, ma una versione nuova della moneta già esistente. L’istituzione monetaria ha chiaroto infatti che non si tratterà di una criptovaluta, come il Bitcoin (il cui prezzo continua a oscillare attorno ai 30mila dollari), ma di una moneta digitale di corso legale della Banca centrale (“Central Bank Digital Currency”).
Non sarà neppure una stablecoin, ovvero dei token crypto che replicano il valore ad esempio delle valute fiat.
Annotazione: se vi interessa il trading su una valuta digitale, può essere utile conoscerele basi del trading con i volumi nel forex.
Lo scopo e i vantaggi
Con l’introduzione della valuta digitale, la Banca centrale brasiliana si pone come obiettivo “ridurre i costi operativi delle banche e includere un maggior numero di consumatori nel nuovo mercato finanziario“. L’aspettativa, afferma la Banca centrale, è che il Drex entri in vigore già a partire dal 2024.
In realtà, il DREX (così come le altre valute digitali di Stato) avrebbero un vantaggio soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio anti-riciclaggio (AML) e la lotta al finanziamento del terrorismo.